Alberti e Galilei, stop al trasferimento

Data:
12 Agosto 2022

Alberti e Galilei, stop al trasferimento

Stop al trasferimento degli istituti “Alberti” e “Galilei-Vetrone” grazie al pressing dei Dirigenti Scolastici per evitare esodi di massa in tempi ormai stringenti di circa mille studenti, docenti e personale A.T.A..

La Provincia si limiterà a espletare la consegna dei cantieri per l’abbattimento e la ricostruzione dei due plessi di piazza Risorgimento, così da non incappare in problematiche legate alla erogazione dei corposi finanziamenti, l’esecuzione dei lavori slitterà di qualche mese, con ogni probabilità fino alla prossima estate così da garantire la continuità logistico-didattica degli istituti. Tempo che sarà impiegato per portare a termine l’adeguamento dei locali di via Calandra che la Rocca sta per acquisire dall’Unisannio.

È l’esito di una intensa e probabilmente risolutiva giornata che si è aperta con il summit dei dirigenti delle due scuole allargato ai rappresentanti delle organizzazioni di rappresentanza dei presidi. Al tavolo il leader del Galilei Giovanni Marro, il rappresentante uscente e la prossima titolare dell’Alberti Giovanni Liccardo e Silvia Vinciguerra, il presidente dell’Anp Luigi Mottola e la referente provinciale dell’Andis Grazia Ermelinda Pedicini.

Unanime la disamina: arrivati a questo punto dell’anno, il trasferimento in altra sede è improponibile.

«Chiediamo all’amministrazione provinciale di riceverci nel più breve tempo possibile, e comunque entro il 26 agosto, in vista della riapertura delle attività propedeutiche alla ripresa delle lezioni – spiega il D.S. prof Giovanni Marro – C’è l’estrema necessità di un confronto che ci permetta di conoscere ufficialmente tempi e modalità di avvio dei lavori programmati dalla Provincia. A noi appare evidente che non ci sono i margini per immaginare un trasferimento delle scuole entro l’inizio del nuovo anno, ma deve essere chiaro anche che non sono praticabili eventuali cambiamenti di sede a stagione in corso. Finire l’anno dove lo si è iniziato è fondamentale per assicurare una didattica adeguata, soprattutto in istituti dall’accentuato profilo tecnico e dalla variegata offerta formativa come sono i nostri. Confidiamo nella ragionevolezza dei vertici della Provincia».

In sintonia il numero uno dei presidi sanniti Luigi Mottola: «È necessario che vi sia quanto prima un confronto, e non soltanto sulla problematica contingente. Va definito un metodo da applicare in tutti i casi che si presenteranno di qui in avanti per altre scuole, ovvero la rilevazione dei bisogni. Nel caso specifico, da quanto apprendiamo informalmente, i locali disponibili nella sede del Calandra sarebbero 50, insufficienti anche soltanto ad allocare le 54 aule del Galilei e dell’Alberti. In più vanno allestiti i laboratori, che per scuole del genere non sono un optional, senza contare gli uffici e i locali tecnici. Ci auguriamo e siamo convinti che il neopresidente Lombardi darà seguito a questa irrinunciabile esigenza».

Ultimo aggiornamento

12 Agosto 2022, 10:59

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